
Il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro sono tra gli obiettivi strategici del Governo. La sicurezza è una delle priorità delle linee programmatiche del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, per il 2023 e in particolare, è già al centro di un lavoro congiunto all’interno di una task force governativa che sta collaborando su più fronti.
Il ministro Calderone ha più volte sottolineato come, dal suo insediamento, abbia messo in campo azioni prioritarie riguardo la sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra queste una serie di proposte legislative volte ad estendere l’assicurazione INAIL in ambito scolastico e prevedere forme di sostegno alle famiglie dei giovani scomparsi nei percorsi di alternanza e a scuola. Tra le iniziative più importanti quella legata all’intensificazione delle azioni formative, all’inasprimento dei controlli e alcune modifiche per rendere più efficaci ed incisive le norme già presenti nel Dlgs 81/2008.
L’ing. Vincenzo Fuccillo, presidente dell’Associazione Europea Prevenzione, nonché membro dei Safety Players (Nazionale di Calcio Sicurezza Lavoro), da sempre in prima linea rispetto a questi temi, ha così commentato l’operato del Governo.
“Vedere che la sicurezza sul lavoro è finalmente al centro del programma del governo ci rende felici: l’impegno politico è assolutamente necessario per migliorare la condizione dei lavoratori italiani. La speranza è che la task force governativa lavori davvero su più fronti considerando la necessità del paese di investire in sicurezza sia dal punto di vista formativo e culturale sia dal punto di vista tecnico, favorendo, ad esempio, l’aggiornamento delle attrezzature in uso. Insomma – prosegue Fuccillo – la strada intrapresa sembra essere quella giusta e accolgo con piacere soprattutto la proposta di incentivare azioni formative anche nelle istituzioni scolastiche. “Sono sicuro – conclude Fuccillo – che un ministro che conosce bene il mondo del lavoro saprà guidare le riforme stimolando investimenti e non caldeggiando solo misure repressive che hanno già mostrato ampiamente i propri limiti”.