
Dal 2018 Assoprevenzione ha avviato una serie di confronti fra i rappresentanti della società civile, gli organismi di vigilanza ed il mondo accademico organizzando periodicamente un convegno, HSE Symposium, in cui abbiamo raccolto proposte innovative, provenienti da oltre 30 diversi atenei italiani che con grande entusiasmo hanno riversato i loro studi al fine di ottimizzare e rendere più sicuri i luoghi di lavoro, lasciando emergere come questa gravosa questione sia all’attenzione anche dei più giovani.
Analizzando tecnicamente queste proposte alla ricerca di radici comuni è stato possibile far emergere due grandi temi:
Il d.lgs. 81/08 è stato modificato 30 volte in 15 anni, in questi 15 anni il numero di infortuni gravi e/o mortali è rimasto praticamente invariato ed il numero di denunce di infortuni ha arrestato la propria descrescita da ormai 10 anni (il 2022 ha superato il 2013).
La maggior parte di queste modifiche puntano sempre nella stessa direzione: maggiori obblighi, maggiori sanzioni.
E’ necessario cambiare paradigma, non dobbiamo preoccuparci di come vendicarsi contro chi ha commesso un omicidio, dobbiamo preoccuparci di come evitare che l’omicidio avvenga: non vogliamo affermare che non bisogna punire chi ha sbagliato ma che l’impegno principale deve essere quello del buon padre di famiglia: concentrarsi per rendere migliori i luoghi di lavoro. Aiutare gli imprenditori nel rendere i luoghi di lavoro più sicuri attraverso incentivi ed aiuti che non siano selettivi, aiuti che possano essere intercettati anche dalle micro e dalle piccole imprese: motore pulsante del paese.
Possiamo guardare all’esempio virtuoso della pandemia… regole semplici e condivise accompagnate da incentivi funzionali hanno mantenuto il CoVid fuori dai luoghi di lavoro. Solo il 5% dei contagi è avvenuto sui luoghi di lavoro. Certo che anche i controlli hanno fatto la loro parte, controlli frequenti e mirati uniti a sanzioni certe e proporzionali hanno contribuito al risultato.
Altro punto nevralgico è la formazione, altro punto sul quale è necessaria una svolta epocale, inutile ricordare che una formazione adeguata sulla sicurezza sul lavoro può aiutare a ridurre il numero di infortuni sul posto di lavoro, i dipendenti istruiti saranno in grado di riconoscere e prevenire i rischi, adottando comportamenti sicuri e applicando le misure di sicurezza appropriate.
Ciò può ridurre gli incidenti, le lesioni e le malattie professionali. Ma anche un miglioramento della produttività: Un ambiente di lavoro sicuro e salutare ha un impatto positivo sulla produttività complessiva dell’organizzazione. Quando i dipendenti si sentono al sicuro e sanno come evitare gli infortuni, possono concentrarsi meglio sulle loro attività lavorative, senza timori o distrazioni.
Di conseguenza si avrà anche una riduzione dei costi: investire nella formazione sulla sicurezza sul lavoro può aiutare a ridurre i costi derivanti dagli infortuni e dalle malattie professionali.
Meno infortuni significano meno ferie per malattia, meno assenze dal lavoro, meno richieste di risarcimento e potenzialmente meno costi per assicurazioni e indennizzi.
Follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi.
(Insanity is doing the same thing over and over again and expecting different results.)
Il pdf della proposta qui.